- Itinerario
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GIORNO
1MERCOLEDÌ 24 OTTOBRE - YANGON - ARRIVO
Arrivo all’aeroporto internazionale di Yangon, incontro con la guida locale di lingua italiana e trasferimento in hotel (check-in alle 14:00).
Le visite iniziano con il grande Buddha reclinato (Chaukhtatgy), lungo 70 metri, custodito in un grande capannone a forma di pagoda. Il giro di visite nella città si conclude con l'imponente pagoda Shwedagon, il simbolo del Paese, interamente ricoperta d’oro. Nel 486 a.C., alla morte del Buddha, le sue reliquie furono suddivise in otto parti per essere custodite in otto grandi stupa della Shwedagon Pagoda (la pagoda dei sacri capelli vivi). Domina la pagoda l'enorme cono dorato alto quasi 100 metri, coperto da 2 tonnellate d’oro, visibile da tutta la città.
Cena in ristorante e pernottamento in hotel. -
GIORNO
2GIOVEDÌ 25 OTTOBRE - YANGON/PINDAYA/LAGO INLE
Prima colazione.
Trasferimento in aeroporto e partenza per Heho. Arrivo e trasferimento a Pindaya, attraversando vari villaggi abitati dai contadini delle tribù Pao dai costumi neri. Arrivo dopo circa 2 ore.
Pranzo in ristorante locale e visita di Pindaya dove si trovano le famose grotte con oltre 9000 statue del Buddha. È davvero impressionante camminare tra le stalattiti e le stalagmiti, osservati dai grandi occhi sereni di migliaia di statue in diverse posture. Nel villaggio, visita delle fabbriche di ombrelli artistici.
Cena e pernottamento in hotel al Lago Inle. -
GIORNO
3VENERDÌ 26 OTTOBRE - LAGO INLE (LE TRIBÚ INTHA)
Prima colazione.
Intera giornata di esplorazione navigando il grande lago a bordo di lancia a motore. Pranzo in ristorante locale.
Il lago di Inle, lungo 22 chilometri e largo 11, è una vera bellezza naturale. In questo luogo unico al mondo, gli 80.000 abitanti dell’etnia Intha che vuol dire “Figli dell’Acqua”, vivono, lavorano, studiano, pregano: tutto sull’acqua. Gli Intha inoltre esercitano la loro attività di pescatori con le nasse (trappole coniche) e reti, stando in piedi sulle piccole imbarcazioni e remando con una gamba in modo davvero particolare.
Visita dei famosi orti e giardini galleggianti, i villaggi sull'acqua, il monastero detto “dei gatti che saltano”, e la pagoda Phaung Daw Oo Kyaung e dei villaggi su palafitte in mezzo al lago, collegati da ponticelli di legno. Visita delle splendide colline di Inthein, in un braccio secondario del lago. Qui si trovano più di mille pagode che risalgono al XIII secolo e che circondano l’antico monastero; questo si raggiunge in motolance attraverso canali rurali. Dopo una breve passeggiata di circa 15 minuti nel villaggio si arriva nella zona archeologica. Si ritorna al pontile attraversando una foresta di alti bambù. Rientro al tramonto.
Cena e pernottamento in hotel. -
GIORNO
4SABATO 27 OTTOBRE - LAGO INLE (FESTIVAL)/MANDALAY
Prima colazione.
Mattino dedicato alle cerimonie e alle regate sul lago per il compimento della festa della Pagoda di Phaung Daw U. Si potranno osservare anche le varie tribù Shan nei loro costumi, accorse per rendere omaggio al Buddha, in un insieme multicolore e affascinante. Musiche, odori, colori di un festival ancora molto vivo nel cuore del popolo birmano. Seconda colazione in ristorante locale e nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza per Mandalay. Arrivo e trasferimento in città (circa un’ora).
L'ultima capitale del regno birmano, prima che l'occupazione britannica ne decretasse la fine mandando in esilio lo sfortunato re Thibaw, è oggi la seconda città del Paese con una popolazione che si aggira intorno al milione di abitanti e una nuova ricchezza che si sta rapidamente espandendo. Fu re Mindon, dopo aver ispezionato l'intera area insieme a monaci e astrologi di corte per trovare il luogo più favorevole alle fortune del regno, a iniziarne la costruzione nel 1857. Fondazione peraltro profetizzata dal Buddha Gautama come testimonia anche una statua sulla sommità della Mandalay Hill. La città divenne presto così importante che tutti i re successivi fecero costruire numerosi templi, ora sparsi un po’ dappertutto.
Sistemazione cena e pernottamento in hotel. -
GIORNO
5DOMENICA 28 OTTOBRE - MANDALAY (CROCIERA SUL FIUME IRAWADDY (2 NOTTI IN PENSIONE COMPLETA)
Prima colazione, visita di Amarapura e passeggiata sul ponte U Bein, un ponte pedonale tutto in legno di tek lungo 2 km.
Ancora oggi è il ponte in tek più lungo del mondo: per la sua costruzione, che richiese 2 anni, fu usato il legno proveniente da residenze in disuso di Sagaing e Ava. Resiste sulle sue 1086 colonne nonostante i danni derivati da due gravi inondazioni avvenute nel 1946 e nel 1973. Qui passeggiano monaci, anziani, e giovani coppie, in un’atmosfera di grande serenità.
Trasferimento al molo di Gawein (ore 11.30-12.00), cocktail di benvenuto e pranzo. Alle 14:00 inizio della crociera a monte verso Mingun, dove si sbarca per una piacevole passeggiata. Qui si visita la stupefacente base di quella che, nei progetti del megalomane re Bodawpaya, doveva essere la più grande pagoda del mondo (153 metri di altezza!). La costruzione fu bloccata alla morte del re e poi abbandonata dopo un terremoto. Ora resta il più grande mucchio di mattoni del mondo, alto 50 metri e largo oltre 70. A Mingun si trova la famosa campana che nel 1790 il re Bodawpaya fece fondere per destinarla alla pagoda. Pesa 90 tonnellate e si dice sia la più grande del mondo.
Pernottamento a bordo. -
GIORNO
6LUNEDÌ 29 OTTOBRE - CROCIERA (SAGAING/YANDABO)
Proseguimento della crociera cominciando la discesa a valle.
Durante le 2 ore di navigazione si può ammirare la bellezza naturale del fiume e la vita delle sue sponde mentre ci si rilassa sulla terrazza o semplicemente seduti fuori dalla propria cabina. L'alba sulla collina di Sagaing è molto bella. Si ammira il magnifico panorama delle colline costellate di templi e pagode.
Proseguimento per Yandabo, un pittoresco villaggio fluviale specializzato nel produrre vasellame di terracotta. Visita nel villaggio con sosta in qualche laboratorio per imparare la tecnica di produzione unica, la scuola e il monastero. Rientro a bordo e proseguimento della navigazione fino a notte inoltrata quando si giunge presso il villaggio di Shwe Nann Tint.
Pernottamento a bordo. -
GIORNO
7MARTEDÌ 30 OTTOBRE - BAGAN
Prima colazione.
Sbarco a Aye Yar Jetty a Bagan entro le 9.00 e inizio delle visite nella zona archeologica, fra le più ricche dell’Asia. L’area pianeggiante copre una superficie di 40 km2 lungo un'ansa dell'Ayeyarwady.
Bagan fu capitale dell'impero birmano per oltre 2 secoli dalla fondazione nel 1044 per opera del re Anawrahta, artefice dell'unificazione politica e culturale del Paese. Fu però solo dopo la conquista del regno Mon nel 1057 che Bagan raggiunse l'apice del suo splendore. Anawrahta riportò da Thaton non solo le sacre scritture Theravada, ma anche il re deposto Manuha con tutta la sua corte di architetti, artisti e artigiani. Questo diede inizio a una spinta religiosa e creativa che portò alla costruzione di migliaia di templi i cui muri interni erano per la maggior parte decorati da splendidi affreschi.
Nel 1287 giunsero le orde di Mongoli che dettero alle fiamme la città; gran parte degli edifici, in legno, andarono bruciati. Ciò che non fecero i Mongoli lo fece il terremoto del 1975, e dell’antico splendore oggi restano solo i magnifici edifici in pietra.
Si visitano le pagode più importanti e scenografiche come la splendida Shwezigon, il cui stupa è diventato il prototipo per tutte le altre pagode in Birmania; il tempio in stile indiano Gubyaukgyi, costruito nel 1113, e decorato all’interno con affreschi che raffigurano la storia del Buddha.
Tra i templi più suggestivi c’è certamente Ananda che risale al 1100, voluto dal re Kyanzittha, figlio di Anwaratha. Costruito con bianche guglie a voler simboleggiare le cime innevate delle montagne himalaiane, ospita all’interno 4 statue del Buddha in piedi, alte 9 metri. È un magnifico esempio dell’arte Mon e presenta una struttura a croce greca.
Si visita anche il particolare tempio Manuha che secondo la leggenda fu costruita nel 1059 da Manuha, il re Mon fatto prigioniero da Anawratha dopo la conquista di Thaton, per rappresentare la sua insofferenza alla reclusione. All'interno, le 3 statue del Buddha seduto che guardano l'ingresso dell'edificio e quella reclinata nel retro, schiacciate dai muri che le circondano, simboleggiano la tensione e la sofferenza sopportate da Manuha.
Seconda colazione in ristorante locale. Sosta presso il colorato mercato tipico Nyaung-oo. Trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere. Tempo per il riposo. Nel pomeriggio proseguimento della visita di Bagan che include anche un laboratorio della lacca, magnifico prodotto artigianale tipico di Bagan, e altri templi importanti e scenografici. Indimenticabile il tramonto che si può ammirare dall’alto di una pagoda. Cena in ristorante con spettacolo.
Pernottamento. -
GIORNO
8MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE - BAGAN/YANGON (VOLO IN SERATA) - PARTENZA
Prima colazione. In serata trasferimento in aeroporto per il ritorno a Yangon.